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Da IronMan a BondiBeach – Quasi noia

Iniziamo da IronMan: non è stato affatto male. Con mia sorpresa, ribadisco. Mi attirano poco i mostri da botteghino, ma questo aveva anche un lato umano, un lato legato all’attualità e una protagonista femminile che, pur avendo poco spazio nella sceneggiatura, mi è rimasta molto impressa. Altro protagonista che mi è rimasto impresso è il punto di vista prettamente americano sui temi d’attualità. Condivido appieno, ma sa un po’ di stereotipo.

Martedì è arrivato in ufficio AndrewG, è il quarto Andrew ad aggiungersi al team. Abbiamo AndrewM, AndrewH, AndrewE e ora, anche AndrewG. Per fortuna, siamo tutti un po’ geek, quindi ognuno ha un nickname a cui gli viene naturale rispondere come se ci fosse stato battezzato. E il nuovo Andrew sarà per tutti solo Enneff, per semplificare le cose.

Mercoledì il boss è partito per gli States: due giorni di conferenze tra Google, Facebook e compagnia, con annesso giro in bici sul Golden Gate. Giovedì e venerdì ho lavorato da casa, mi piaaaace lavorare da casa, perché posso concentrarmi meglio, nessun mi fa domande, mi chiede cose e faccio tutto molto più in fretta e poi posso far andare la lavatrice mentre scrivo o spalmarmi la crema mentre guardo un video : massima efficienza!
E, quando sono a casa, riesco a ‘intrattenere le pubbliche relazioni’. Voi ci scherzate ma in quest’ambiente e nella mia posizione è una cosa super importante.

Sabato è stato un giorno molto pigro.
Mi sono alzata presto, verso le 7. Ho lavorato un po’ a PeopleBrowsr. Mi piace lavorare quando tutti dormono. E poi, una volta mandata una decina di mail al boss oltreoceano e scritto qualche blog post, sono tornata sotto le coperte, soddisfatta di aver già dato un senso alla giornata e finalmente abbastanza stanca per dormire un po’. Albi è andato a fare un giro in bici e ci siamo trovati per l’aperitivo.
Non che qui usi, eh ! Ma ce lo si può inventare, sedendosi ad un tavolino sul mare e ordinando stuzzichini vari. Nessuno intorno sa che lo spizzicare e il people watching per noi è un ‘aperitivo’ ma poco conta.

Week-end molto tranquillo. Non siamo neanche andati a pattinare, questa mattina. Abbiamo fatto un giretto a Bondi, ma senza troppo entusiasmo. Noia.
Che fastidio la noia.
Non mi capita quasi mai : ho sempre cose a cui pensare, da leggere, scrivere, fare, provare. Bah. Oggi è andata cosi’.

Almeno stasera ha vinto Vale. Grand Prix del Mugello : lui, Stoner e Pedrosa.
Ora è saltato internet, di nuovo. Ma possibile che salti sempre quando posto io ? Inizio a sospettare che WordPress mandi in palla il moi modem. Povero Modem.
Vediamo, adesso, se va.

Due Passi

E’ un venerdi’ mattina, i genitori sono partiti sabato scorso, questa settimana è stata impegnata : al lavoro c’erano un sacco di cose da fare per il lancio imminente del sito.
Mercoledi’ abbiamo avuto la prima serata sponsorizzata da PeopleBrowsr: un incontro di accaniti di Twitter in un lounge di Sydney. All’inizio è stata un po’ dura integrarsi: loro si conoscono tutti da molto e noi siamo gli ultimi arrivati, in città. Il fatto che Jodee fosse con noi è stato d’aiuto. Ha un’autorevolezza e una capacità di incontro che ammiro.
Piano piano i twitter-ers hanno iniziato a riconoscere il nick scritto sulla mia etichetta adesiva e si è chiacchierato un po’. Eravamo stanchi, siamo andati via abbastanza presto. Ed abbiamo mangiato un boccone in un ristorante indiano vicino all’ufficio. Era pienissimo di gente, incredibile. Ci andiamo di solito a pranzo ed è sempre quasi vuoto. Sorprendente la vita notturna che abbiamo trovato.
Poi casa e nanna e, ieri, ufficio di nuovo.
Oggi è il mio giorno : il giorno in cui sono sola a casa e posso fare tutto quello che mi va, senza dover aspettare, farmi aspettare e tutti i casini correlati.
Eppure aspetto comunque.
E’ uno di quei giorni.
Uno di quei giorni in cui clicco in continuazione ‘refresh’ sulle pagine internet aperte nella mia fila di tab. Aspetto che succeda qualcosa, dall’altra parte del mondo. Aspetto l’alba a Parigi.
Mancano tre o quattro ore. E so che, sino a quel momento, la mia giornata non inizierà.
Mi sento stupida, quando faccio cosi’.
Ora mi faccio una doccia e mi caccio fuori di casa.
Un libro, l’iPod e le mie nuove scarpe da corsa : si va a passeggiare.
C’è il mare, sotto la mia finestra e vado a vedere come sta.